JACQUERIE

(28 maggio - 10 giugno 1358). Rivolta contadina in Francia che prese il nome da Jacques Bonhomme, dispregiativo rivolto dai nobili ai rustici. Divampata nel Beauvaisis, vicino a Parigi, fu soffocata a Mello dalle truppe di Carlo di Navarra. Seguì una repressione aristocratica altrettanto sanguinosa. L'epicentro della rivolta fu l'Île-de-France, dove si collegò in parte all'azione del prevosto dei mercanti di Parigi Etienne Marcel, ma il suo raggio d'azione si allargò dalla Piccardia sino ad Auxerre. Fu un conflitto di classe spontaneo. Furono assaliti i nobili nei loro castelli, ma non fu attaccato il re, né i suoi agenti o le sue fortezze. Il bersaglio principale, in un paese devastato dalla guerra dei Cent'anni e dalle bande armate reduci dalla battaglia di Poitiers (1356), sembrò essere non tanto il nobile in quanto tale, bensì la sua incapacità di svolgere uno dei compiti fondamentali connessi al suo rango: quello di combattere con successo per difendere i laboratores. Non si trattò nemmeno di una reazione alla miseria; il movimento toccò proprio le regioni più ricche del bacino parigino, dove anche i contadini agiati subivano la quotidiana violenza dei mercenari e l'onda lunga del marasma dei prezzi cerealicoli.
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